Diventare Manager in una grande azienda: come prepararsi al meglio

Argomenti

Diventare un Manager per una grande azienda nazionale o multinazionale è sicuramente una professione ambita da molti studenti universitari e non solo, spesso condizionati dall’immagine “dorata” che di questo ruolo dà la cinematografia. Ovviamente non tutto è così immediato né tanto meno semplice. Si tratta di una figura professionale altamente specializzata che richiede non solo il possesso di un percorso di formazione post-laurea di alto livello, ma spesso è necessario possedere anni di esperienza sul campo prima di poter ricoprire un ruolo come questo che, per quanto affascinante possa essere, richiede l’assunzione di un numero elevato di responsabilità.

Cosa si intende con Manager d’azienda?

Si tratta di una figura professionale dirigenziale che ha il compito di definire, indirizzare e controllare gli obiettivi dell’azienda e valutare se questi siano o meno conseguiti. A queste mansioni corrisponde la responsabilità per gli atti espletati e i fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni, ogni qualvolta che rappresenti l’azienda. Questo vuol dire, tra l’altro, un più o meno ampio potere decisionale, amministrativo e contrattuale.

Coloro che vogliono intraprendere questa carriera devono, inoltre, sapere che esistono diverse tipologie di Manager che si differenziano per ruoli, mansioni e responsabilità. Una prima classificazione di massima potrebbe essere:

  • Top o General Manager (anche chiamato Chief Executive Officer o CEO) che opera al vertice dell’azienda, dirigendo l’intero processo produttivo aziendale;
  • Middle Manager (area manager), ruolo ricoperto da tutti i supervisori di area e funge da cuscinetto tra dirigenti senior e i vari team di progetto;
  • First Line Manager (supervisore o project manager), supervisiona appunto l’operato delle singole risorse nei team di progetto.

Formazione Accademica del Manager

Per coloro che vogliono intraprendere questa professione bisogna sapere che manca una mirata formazione accademica. Questa “mancanza” in realtà riflette il fatto che il Manager deve possedere un background formativo ampio e versatile. Spesso il percorso tracciato da molti attuali Manager prevede l’acquisizione di una laurea in Economia, Giurisprudenza, Marketing o Ingegneria Gestionale. Questi corsi di laurea possono essere conseguiti sia in presenza presso atenei tradizionali sia a distanza presso un’università che ricorrono alla metodologia didattica e-learning come l’Università Telematica Niccolò Cusano. Non sorprende che molti studenti optino ad esempio per una laurea in economia che si può conseguire online, ciò consente di bilanciare la vita privata, quella universitaria, e magari anche quella professionale se già attiva.

Ovviamente non è sufficiente conseguire una laurea ma è estremamente utile anche procedere con un percorso di alta formazione post-laurea con Master di I o II livello in Management, o corsi di perfezionamento.

A fronte della posizione di rilievo che questa professione prevede è indispensabile non solo avere specifiche conoscenze legate alle nuove tecnologie, ma avere un’ottima padronanza della lingua inglese e magari di una seconda lingua straniera… senza dimenticare quella italiana.

Definito il percorso formativo, il futuro Manager dovrà saper individuare punti di forza e punti di debolezza della propria azienda e, soprattutto, delle risorse umane a sua disposizione. Per far ciò è necessario possedere delle skills, alcune delle quali innate (come l’empatia, la capacità di leadership, l’intelligenza emotiva), altre acquisibili nel corso della propria formazione ma soprattutto attraverso la pratica. Tra queste possiamo sicuramente parlare di motivational speaking, conflict management, pianificazione, up-to-date mindset.

Immancabile per tutti coloro che vorranno intraprendere la carriera di Manager è un’esperienza all’estero mediante stage o formazione post-laurea. Questo garantisce al vostro curriculum un maggiore risalto rispetto ad altri competitors, ma contribuisce anche ad ampliare il vostro bagaglio di competenze e conoscenze da applicare una volta tornati in Italia.

Potrebbe interessarti anche